23:33 03-11-2025
Quando il nuovo è un passo indietro nelle auto: l’esperto spiega perché
L’esperto di auto Dmitry Novikov, in una conversazione con 32CARS.RU, ha spiegato perché i modelli appena usciti così spesso lasciano i proprietari delusi. A suo avviso, la principale responsabilità ricade sulla corsa dei costruttori al risparmio, che priva molte vetture di affidabilità, personalità e persino della percezione di qualità. Una tendenza che al volante non passa inosservata.
Ha indicato la Honda Civic di nona generazione come esempio significativo: dopo il riuscito modello 2006–2011, la sua erede è arrivata con un abitacolo più economico e una dinamica di guida poco memorabile. Analogo destino per la Volkswagen Jetta VI, dove il contenimento dei costi ha comportato l’abbandono della sospensione posteriore indipendente e dei materiali morbidi al tatto. La Mitsubishi Eclipse, un tempo coupé sportiva, è stata trasformata in crossover e in questo passaggio ha smarrito la propria identità. Scelte del genere alleggeriscono i conti, ma tendono a limare quella personalità che tiene legati gli acquirenti più fedeli. Al volante, questo si percepisce.
Novikov ha aggiunto che incide anche il cambio di pubblico. Le attuali BMW Serie 3 sono diventate più morbide e confortevoli, ma non trasmettono più quell’attenzione assoluta al guidatore delle vecchie E46 ed E90. Ha indicato poi la sovrabbondanza tecnologica come terzo fattore: i moderni motori turbo e l’elettronica complessa migliorano l’efficienza, ma spesso penalizzano la durata. Secondo J.D. Power, oggi le auto con tre anni d’età si guastano più spesso rispetto a dieci anni fa. Chi ricorda la pulizia del feedback di quelle BMW avverte subito quanto siano cambiate le priorità; basta qualche chilometro per accorgersene.
Il suo consiglio è di non affrettarsi con un modello al primo anno di vita, perché i costruttori spesso correggono i problemi iniziali dopo i primi riscontri. In molti casi, scegliere la generazione precedente si rivela più sensato: di norma è più robusta, più intuitiva e meglio equilibrata. Il nuovo non è sempre sinonimo di meglio, soprattutto in un mercato in cui l’idea di progresso finisce spesso per costare l’anima dell’auto.