07:29 15-12-2025

Ogni quanto cambiare l’olio motore: intervalli e consigli pratici

La discussione su ogni quanto cambiare l’olio motore non accenna a spegnersi da decenni: c’è chi giura su intervalli da 5.000 km, e chi è convinto che i propulsori moderni con olio sintetico possano arrivare serenamente a 15.000. Anche tra gli esperti le opinioni restano divise.

Un breve video di un tecnico Honda ha riacceso il dibattito. Ha mostrato due motori affiancati: uno sottoposto a manutenzione ogni 8.000 km, l’altro ogni 15.000. Il confronto parla da sé: il motore con intervalli più ravvicinati appariva nettamente più pulito, mentre l’approccio più dilatato lasciava una pellicola scura evidente e una sgradevole tonalità aranciata, che molti hanno attribuito a un invecchiamento più rapido dell’olio e ai depositi conseguenti.

A. Krivonosov

Come prevedibile, i commenti sono esplosi. Una parte del pubblico preferisce fermarsi tra 4.000 e 6.000 km per dormire sonni più tranquilli; altri ribattono che, con il sintetico giusto, è solo una spesa in più. Il punto è semplice: quanto più sono severe le condizioni d’uso, tanto più l’intervallo va accorciato. Tra traffico stop-and-go, tragitti brevi, avviamenti a freddo, caldo intenso, guida brillante e lunghi tratti ad alti regimi, la vita dell’olio si accorcia in fretta. E il costo di un cambio extra spesso è poca cosa rispetto a una riparazione motore.

Per la maggior parte delle auto, un compromesso pratico è anticipare leggermente rispetto al limite superiore indicato nel libretto, se si vuole una convivenza senza grattacapi. Molti meccanici indicano 8.000–10.000 km come finestra sensata per i motori più diffusi, mentre i 15.000 km hanno senso solo con uso ideale e olio di alta qualità approvato dal costruttore. Fondamentale, poi, rispettare esattamente viscosità e specifiche riportate nel manuale del proprietario. Nella vita reale, scegliere la prudenza raramente delude.