Isuzu ha svelato una nuova versione elettrica del pick-up D-Max EV, progettata per l’impiego professionale in condizioni impegnative. Il modello è già impegnato in prove prolungate con NGED, una delle maggiori società di rete energetica del Regno Unito. Con circa 1.200 veicoli elettrici già in servizio, NGED considera questo pick-up un altro passo verso la decarbonizzazione della flotta: un segnale che sempre più spesso orienta anche le scelte dei piccoli imprenditori quando si tratta di mezzi da lavoro.

Costruito sulla tradizionale architettura a longheroni del marchio, il D-Max EV adotta una trazione integrale a doppio motore da 140 kW e 325 Nm. Può trainare fino a 3,5 tonnellate e portare un carico utile massimo di 1 tonnellata. La batteria da 66,9 kWh è pensata per l’operatività sul campo, dove conta più l’affidabilità che la caccia al record di autonomia: una configurazione che privilegia la capacità là dove serve davvero.

Le doti fuoristrada comprendono 210 mm di luce a terra, guado fino a 600 mm e angoli di attacco e di uscita rispettivamente di 30,5 e 24,2 gradi. Secondo NGED, la sensazione di guida è vicina a quella della versione diesel, dettaglio che dovrebbe rendere più lineare il passaggio all’elettrico per le squadre già abituate al pick-up attuale.

Isuzu ha sviluppato il modello insieme agli ingegneri e agli specialisti di Strongs, adattando la dotazione a lavori concreti: dalla riparazione delle linee elettriche agli interventi in siti difficili da raggiungere. Il risultato punta sulla praticità più che sui numeri da vetrina, allineando il mezzo alle richieste quotidiane del lavoro sul campo — una scelta che, a ben vedere, è quella che fa la differenza lontano dall’asfalto.