Alcune auto amate per stile, comfort o capacità nascondono però punti deboli che emergono col tempo e con il crescere del chilometraggio. Ecco una lettura schietta di cosa aspettarsi.

Nissan Altima

La Nissan Altima è una berlina nota per l’abitacolo confortevole e le evolute dotazioni di sicurezza. Tuttavia, il cambio a variazione continua montato su molte versioni tende a cedere prima di 160.000 km. Un tallone d’Achille che, per chi intende tenerla a lungo, finisce per offuscare la gradevolezza d’uso quotidiana.

BMW 3 Series

La BMW Serie 3 è un modello premium celebrato per la dinamica brillante, gli interni curati e la tecnologia innovativa. Il rovescio della medaglia sono esigenze di manutenzione importanti: molti esemplari richiederanno interventi a motore o impianto elettrico attorno ai 160.000 km o poco dopo. Un costo che conviene mettere in conto accanto al piacere di guida.

Land Rover Discovery

La Land Rover Discovery attira gli sguardi con il design, ma si è guadagnata la fama di soffrire spesso di problemi alle sospensioni pneumatiche e all’elettronica, oltre a cedimenti prematuri della trasmissione. Il fascino c’è, e tanto; a lungo andare, però, le perplessità sulla robustezza possono raffreddare l’esperienza di possesso.

Fiat 500

La Fiat 500 è una citycar compatta e stilosa, apprezzata per charme e maneggevolezza. Questo piccolo tuttofare incappa di frequente in noie di powertrain, in particolare perdite d’olio dal motore. Per quanto a suo agio in città, quei grattacapi di affidabilità possono mettere alla prova la pazienza del proprietario.

Jeep Wrangler

Una fuoristrada iconica, celebrata per la struttura robusta e la notevole capacità lontano dall’asfalto. È divertentissima fuori dai percorsi battuti, ma è anche soggetta a corrosione e a problemi di sterzo e sospensioni che tendono a richiedere interventi regolari. Molti appassionati accettano il compromesso, considerandolo il prezzo d’ingresso per il vero off-road.