PHEV aziendali nel Regno Unito: con Euro 6e-bis la CO2 sale e cresce il BIK
Il passaggio allo standard Euro 6e-bis fa aumentare la CO2 ufficiale dei PHEV in UK, spostandoli in fasce BIK più care. Scopri il paradosso fiscale oggi.
Nel Regno Unito, un allentamento fiscale pensato per mettere al riparo i guidatori di auto aziendali con PHEV da bruschi aumenti dei versamenti sta, secondo Autocar, aprendo a sorpresa una scappatoia a beneficio dei plug-in più costosi e con le emissioni più elevate. Il responsabile è il passaggio allo standard Euro 6e-bis: il nuovo metodo di calcolo della CO2 presume una quota minore di percorrenza in elettrico puro, così molti PHEV vedono salire i valori ufficiali dopo la riomologazione, pur senza alcuna modifica hardware.
La questione è cruciale oltremanica, dove i bassi valori di CO2 hanno reso i PHEV un punto fermo delle flotte aziendali e le aliquote del benefit in kind sono suddivise in fasce molto strette. Basta superare la soglia dei 50 g/km per finire in una classe fiscale più onerosa. Emblematico il caso della Vauxhall Astra PHEV: con l’Euro 6e-bis passa da 30 a 51 g/km, con un aumento tangibile del BIK su un contratto tipo triennale. Il paradosso è evidente: la meccanica resta identica, ma la carta ribalta i conti.