Alpine continua ad ampliare la propria gamma elettrica e guarda già oltre i prossimi debutti. Dopo la A390, fastback sportiva, e la futura A110 a batteria, il marchio potrebbe aggiungere un modello più grande: un crossover di fatto di punta nel segmento D/E, di cui la stampa britannica parla già come di una potenziale A590. L’obiettivo è pragmatico: raggiungere più clienti e crescere nei volumi senza annacquare il DNA votato alla guida. Una rotta sensata per dare ossigeno ai numeri senza tradire il carattere.

Il responsabile del design Anthony Villain ha indicato che la gamma ha bisogno di un prodotto per i segmenti D ed E, il che si traduce naturalmente in qualcosa posizionato sopra la A390. E il CEO Philippe Krief ha fatto capire che gli Stati Uniti sono nel radar dell’azienda, pur senza piani di lancio definiti. A suo avviso, la sola A110 potrebbe non bastare a soddisfare rete e partner in America; un modello più sostanzioso aiuterebbe, ma Alpine vuole evitare l’errore classico di presentarsi con un veicolo grande che contrasti con l’indole del marchio. Il messaggio è limpido: crescere con cautela, altrimenti il fascino del logo rischia di sfumare. Una lettura che, per chi conosce la storia del marchio, suona come un promemoria necessario.

Non a caso, Alpine evita di definire la A390 una SUV convenzionale, preferendo l’etichetta di fastback sportiva e ancorando il racconto alle emozioni al volante. La A390 è attesa con fino a 464 CV grazie a uno schema a tre motori e trazione integrale. Se quella filosofia — carrozzeria più generosa ma feeling da sportiva — dovesse trasferirsi su una futura ammiraglia, la novità potrebbe misurarsi a pieno titolo con BMW iX, Lotus Eletre e Porsche Cayenne EV. Sulla carta, è la via più convincente per crescere senza sacrificare l’identità. E sarebbe anche la più credibile agli occhi degli appassionati.

La domanda aperta riguarda la piattaforma. La nuova A110 utilizza l’architettura APP, mentre la A390 deriva da una Renault AmpR Medium modificata che, nei modelli affini, oggi limita la lunghezza complessiva a circa 4,6 metri. Per un vero SUV di segmento D/E — dove i rivali sfiorano i cinque metri e talvolta propongono sette posti — Alpine dovrà estendere in modo significativo la cassetta degli attrezzi oppure trovare un’altra soluzione. Quella decisione tecnica potrebbe rivelarsi più determinante di qualsiasi stemma o linea di carrozzeria. Ed è proprio qui che si giocherà la coerenza del progetto.